lunedì 15 luglio 2013

Una lettera d'amore per un corpo pieno.

Sebbene non sia chissà quanto timida, sono un po' arrossita nel leggere questa lettera.
Dopo una notte insieme, e dopo l'emergere di alcuni problemi di insicurezza legati al proprio corpo e del malessere legato a essi, una ragazza riceve dal proprio ragazzo una lettera d'amore erotica.
Il testo integrale è in inglese, ma traduco per voi qualche passo.
Occhio, bollino rosso!

"Stai lì, stesa sul mio letto, la tua forma morbida, abbondante, eccitata sotto di me, con la sua sensazione sulle mie labbra [...] Baci la pelle di una donna più piccola (di taglia, ndr) dalla spalla al seno, e sei lì in un attimo, ma con te c'è tanto di più da esplorare, l'ampiezza del tuo petto e del tuo stomaco, che mi danno più tempo, in tutta onestà, per assaporare, toccare, ed eccitarmi [...]

La mia mente e il mio corpo associano la tua sessualità, la tua passione per il sesso, la tua passione per me, con la tua taglia. Vedo il tuo corpo, i tuoi fianchi, le tue "cosce possenti", non come sformati ed enormi ostacoli che circondano una forma interiore che altrimenti sarebbe flessuosa e perfetta, ma come la lussuriosa espressione fisica di un vero desiderio fisico.

[...] quando le mie labbra sono premute contro le tue parti bianche e soffici e mollicce (e lui ci tiene a sottolineare questa parola, fierissimo, ndr), queste parti non reagiscono come se fossero nascoste, oscurate, sommerse in una trappola di carne: reagiscono, come pure la tua voce, come una pietra focaia [...] come un qualcosa di vivo che mi trascina dentro, mi trascina e vuole che ti ecciti e ti porti sulla luna. Si comportano come un corpo vero. Per me non c'è separazione, non ho bisogno di superare né oltrepassare nulla, non c'è nessun ostacolo. [...] un corpo vulnerabile, nel quale posso farmi strada, e non solo contro cui dare colpi.

[...]E amo scivolare sopra di te, spingermi dentro di te, e sentire il tuo corpo reagire. Un corpo vivo e ricco, come mordere la carne e assaporare un frutto, una fragola, il sangue. La tua pelle è così bella, e la carne sotto di essa è così ricca e piena."




lunedì 8 luglio 2013

Di che forma sei?

Esiste (da un bel po' di tempo ormai) una tendenza a classificare il corpo femminile associandolo a figure di vario genere (geometriche, frutti, cibi vari, oggetti di ogni sorta), basandosi sul rapporto di proporzione tra seno, vita e fianchi: lo scopo di queste classificazioni della body shape, la forma del corpo, sarebbe quello di aiutare le persone a minimizzare i difetti della propria figura e a valorizzarne i pregi.
Prima di addentrarci in questo argomento, però, ci tengo a chiarire alcuni punti:
- Questa classificazione e i relativi consigli di stile si basano sulla "supremazia" della forma a clessidra (quella del 90-60-90, per intenderci, anche in misure maggiori: l'importante è la proporzione), che è un concetto vintage, e in ogni caso che non ci piace. Niente, in questo "settore", è necessariamente meglio di altro.
- Proprio per questo, prendete i suggerimenti con le pinze: non dovete sforzarvi di apparire come non siete, piuttosto concentratevi sul valorizzarvi, e magari sfruttate anche consigli confezionati per un'altra tipologia se volete valorizzare questo o quel punto della vostra figura.
- Usate lo stesso metodo anche se volete minimizzare una parte del vostro corpo: per quanto il momento perfetto della storia sociale umana sarà quando non ci preoccuperemo dei "difetti" perché saremo tutti consapevoli della bellezza insita soltanto nell'irripetibile e specifico insieme di una singola persona, per ora dobbiamo lavorare sulla nostra autostima, e non vergognarci di non essere ancora abbastanza evolute da indossare qualsiasi cosa e sentirci bene. Proviamo, però a non darci troppe restrizioni e a sperimentare un po', o al benessere personale non ci arriveremo mai.
- Infine, considerate che questi sono schemi di massima, e alcune di voi potrebbero non identificarsi con nulla, o avere un cambiamento di forma col cambiamento di peso o di età.



C'è una enorme confusione tra tutte le forme, soprattutto nei metodi per descriverle. Non vi dico cosa mi ci è voluto per riuscire a capirci qualcosa con chiarezza.
Ho scelto di restare nel geometrico, e quindi eccovi uno schema base:



La prima figura è quella della forma a diamante (o rombo): questo tipo di silhouette ha come punto di maggior ampiezza la vita, ed è spesso accompagnata da seno poco prominente e spalle piccole. Lo stomaco è spesso piuttosto alto (alcuni vestiti danno l'effetto donna incinta) e la vita poco definita.
Per infausto che sembri come tipo, ci sono donne bellissime con la forma diamante: che ne dite di Sara Ramirez?


Il consiglio di stile è quello di evidenziare e magari anche dare volume alla parte superiore del corpo, con top che accentuino le spalle ed il seno e disegnino la vita, quindi via libera a maglie a pipistrello con cintura, tagli non aderenti al seno, abbellimenti, rouches e quant'altro. Occhio però al taglio sottoseno, è preferibile qualcosa che tagli all'altezza della vita. 
Per la parte di sotto, qualcosa che slanci, come pantaloni dritti e morbidi o gonne che cadano dritte dal punto più ampio dei fianchi.
E mettete fuori gambe e caviglie, signore!


Il secondo tipo è quello ovale, che è simile al primo ma con una differenza sostanziale: qui, la parte più piccola sono i fianchi, e non le spalle, e il seno è 
pieno. 
Confuse? Io pure. Ma una foto ci aiuterà.

Nonostante la foto in leggero tre quarti, si nota come il punto vita non sia stretto rispetto a fianchi e spalle, e come la zona superiore risalti rispetto a quella inferiore.

Cosa indossare per valorizzarsi?
Il punto è sempre creare una proporzione maggiore e disegnare la vita, ma essendo qui la parte superiore quella prominente, il risultato si otterrà con un abbigliamento semplice per la parte superiore, con cinte o tagli alla vita e colli\scolli a V e tondi, e sbizzarritevi pure con pantaloni ampi, tasche e taschine e gonne a palloncino, plissettate e in generale ampie.

In teoria opposta a queste due tipologie è la silhouette a clessidra, caratterizzata da spalle e fianchi più o meno della stessa ampiezza e vita decisamente più stretta. 
Nonostante alcuni le diano del "triangolo", io direi che lei è decisamente una clessidra.


Accanto a questa forma, ci sarebbe la variante della figura ad 8, simile ma con una sorta di stacco "a cucchiaio" per i fianchi, quindi più netto, e le spalle tendenti verso il basso. Inoltre, il punto di maggiore ampiezza nella metà inferiore sarebbe all'altezza dell'attaccatura delle cosce per la clessidra, e alle anche per la figura ad 8.

Per queste figure, lo scopo è allungare il busto senza nascondere le curve: i vestiti sagomati e\o aderenti vanno benissimo, poiché sottolineano il punto vita, sia sopra che sotto non vanno riempiti di abbellimenti e tasche per non enfatizzare uno a discapito dell'altro, le linee semplici e dritte sono vostre amiche. Per le "8", i tessuti più morbidi ingentiliscono lo stacco netto dei fianchi.

Un diverso tipo di silhouette è quello a triangolo: ci sono moltissimi esempi celebri di questo genere di figura, caratterizzata da una parte inferiore più piena e ampia rispetto a quella superiore, con fianchi larghi opposti a spalle strette e di solito un seno non grandissimo. Ed eccovi Rihanna.


E quindi, per creare proporzione, va enfatizzata la parte superiore: enfasi sulle spalle, scoperte o con maniche a palloncino, colori più chiari e stampe più vistose di quelle utilizzate per la parte inferiore. Anche il collo alto aiuta ad enfatizzare seno e torso.

L'opposto di questa forma è detto a triangolo rovesciato: spalle ampie, seno pieno, e fianchi stretti con sedere spesso poco sporgente.
E per smentire ulteriormente che una forma sia brutta rispetto ad un'altra, un esempio di triangolo rovesciato: Alyssa Milano.


E a questo punto, via con l'enfasi alla parte inferiore: pantaloni ampi, gonne a palloncino e svolazzanti, rouches e colori accesi. Una chicca: vestiti aderenti sotto e larghi sopra, che mascherano le spalle. Un dettaglio: i cardigan vanno sempre aperti.

L'ultima forma è quella del rettangolo, con spalle e fianchi quasi uguali e una vita poco pronunciata, quindi abbastanza simile agli altri due unti come ampiezza. Questa figura, forse un po' mascolina per la tradizione, è invece portata benissimo da molte donne, tra cui Penelope Cruz.


Cosa fare con questo tipo di figura? Aggiungere curve un po' ovunque, tranne che sulla vita. E allora di nuovo via a stoffe ampie, rouches, panneggi, tasche, e abiti ampi e morbidi, anche stile impero. Le fantasie sono tutte a vostra disposizione, anche le temutissime righe orizzontali. Evitate i dettagli e le cinture in vita, che ne enfatizzano l'ampiezza.


Ed ecco qui terminato questo lunghissimo, faticosissimo post. Se vi interessa l'argomento, chiedete e farò egli approfondimenti e magari una selezione di capi adatti alle varie figure.

venerdì 5 luglio 2013

Real Outfits - Cosa indosso oggi?

Cominciano i post sui vestiti che indossiamo, per uno spunto, un confronto, o per semplice curiosità. Oggi vi propongo due outfits indossati da me, uno per la mattina ed uno per la sera: visto che ho fatto le foto in fase di preparazione, sono senza accessori, ma soprattutto senza trucco e capelli pettinati.
Non terrorizzatevi!

Cominciamo con l'abbigliamento per il giorno.
Qui si muore dal caldo, e io in estate sono perennemente in shorts e gonne corte (fatta eccezione per i pantaloni alla turca, possibilmente moooolto larghi).
Le righe, come vi dicevo, pare che quest'anno siano abbastanza di moda.


Il taglio della maglia (presa al mercatino per ricchi 6 euro) è lineare, un unico pezzo di stoffa, quindi non a T, e le cuciture in fondo sui fianchi sono arricciate. Il collo abbastanza ampio mi permette di portarla calata su una spalla.
Gli shorts sono uno dei miei acquisti migliori del periodo: sono di Newlook , vita alta con tre bottoni, e vanno praticamente con tutto.
I sandali, per essere da mercato, sono sorprendentemente comodi. Anche un paio di sneakers di tela modello Superga o Converse, bianco o blu, credo starebbe molto bene con questo abbigliamento semplice ma non trasandato.

Questa sera, invece, dovrei andare in un locale sulla spiaggia, e dopo un paio di prove ho deciso di indossare questo:


Il top ha lo scollo quadrato e microriflessi dorati, la gonna è di tessuto elastico e con una trama orizzontale (mercatino l'uno, New Look l'altra). Questa gonna è interessante perché pur essendo di un colore abbastanza acceso e di taglio aderente e tessuto stretch, non mortifica la mia figura: i tessuti molto morbidi ma un po' più spessi hanno questo vantaggio, visto che si appoggiano meno.
La cintura l'ho presa su una bancarella: era una cintura normale, ma per il mio sottoseno imponente è andata più che bene.
I sandali sono il classico modello tessuto\zeppa di corda, ma un po' rivisitato, alto, con la zeppa ricamata con fiori neri, e col cinturino alla caviglia. Si potrebbe indossare anche con delle decolletées o dei tronchetti.
Visto che in riva al mare fa piuttosto freddo, completerò il look con questo smanicato un po' biker: sono andata a Parigi e ho ovviamente visitato il negozio locale di uno dei miei marchi preferiti (che in Italia non ha punti vendita, sorpresa sorpresa), e non ho potuto non comprare questo gilet e la sua versione con le maniche.
Per gli orecchini andrò dove mi porta il cuore, che probabilmente mi proporrà qualcosa di grande e metallico-dorato, per accordarsi con la maglia, e completerò con una pochette nera rettangolare con catenina dorata.
Bracciali? Che dite?
Mi sa di si.

Buon Venerdì sera!


giovedì 4 luglio 2013

Cosa ci vendono? - Guerra al photoshop

Comincio una serie di post sull'immagine della donna (e del corpo più in generale) che la società ci rimanda come reale, e sui modelli di bellezza che ci offre.
Avrei potuto scegliere molte altre cose come primo argomento, magari più "introduttive", ma ho sempre così detestato questa cosa da volerla affrontare subito.
Sto parlando dell'airbrushing, la correzione digitale delle foto, uno dei più potenti mezzi per farci sentire delle cacchette.
Siamo piene di immagini di modelle toniche, snelle, con gli zigomi alti ed il viso luminoso, senza un brufolo e con la pelle del corpo immacolata.
Le guardo, e le mie smagliature si ammazzano dalle risate.

Il fenomeno è sicuramente noto (tutte abbiamo visto le raccolte sulle vip au naturel o il celeberrimo spot della campagna per la vera bellezza della Dove), ma forse ne sfugge l'entità.
E soprattutto, ahimé, coinvolge anche le modelle plus size, l'unico baluardo di quasi realtà che ci era rimasto.

Diamo un po' un'occhiata a quello che accade, quindi, dietro le quinte del beauty world.

In generale, lo scopo primario è snellire e tonificare la figura, mantenendo però (se non aumentando) le curve.

Sono incappata in questa immagine sull'ultima pubblicità della "urban model" Cubana Lust:


Ora, che questo genere di curve piaccia o meno è una questione sia personale che culturale, ma è chiaro che qui si sia voluto evidenziare il fondoschiena: eccolo, bello ingrandito e privato del tatuaggio, sopra una coscia lisciata a dovere per nascondere il grasso visibile, e sotto una vita stretta apposta per evidenziarlo, ed anch'essa appiattita e lisciata a dovere: della logica e naturale distribuzione del grasso corporeo non resta più traccia, anche se potremmo ipotizzare che i rotolini tolti dai fianchi siano stati usati per riempire il seno.

Quest'altra foto si commenta da sola:


Ho comprato una crema per ridurre le smagliature. Anche un paio. E come me, molte mie amiche, snelle e non, che volevano eliminare questi fastidiosi segni.
Se solo facessero una crema al Photoshop!




E questi sono solo alcuni esempi. Si è scritto e fotografato molto sull'argomento, quindi non farò un post lunghissimo: ci sono tonnellate di foto che potete trovare sul web.
Sta di fatto che, nonostante qui abbia mostrato esempi piuttosto evidenti di modifica, l'airbrushing sia applicato quasi in ogni caso, anche solo per migliorare le luci e far risaltare meglio le linee del corpo prescelte.
Potete portarvi sempre dietro una lampada da studio fotografico ed un ventilatore per l'effetto "capello svolazzante", o rassegnarvi al fatto che quel tipo di perfezione, semplicemente, non è nemmeno delle donne che vogliono venderci come perfette.


mercoledì 3 luglio 2013

ModaPIU : caccia al costume da bagno (siti italiani)

Siamo a Luglio, e sebbene quest'anno sembra che l'estate sia un po' indecisa, il periodo "spiaggiaiolo" è cominciato ormai per molti di noi.
Personalmente, ho un meraviglioso colorito fucsia a ricordarmi che dovrei comprare una protezione, ma soprattutto che dovrei metterla.

Il costume da bagno è veramente il peggior argomento da affrontare un po' per chiunque, e visto che siamo abituate a pensare di non dover mostrare il nostro bel grasso, per noi ragazzePIU la scelta di questo indumento diventa una sorta di strategia militare che si avvale di parei, costumi olimpionici della nonna e pantaloncini, fino ad arrivare alle magliette in spiaggia e, per qualcuno, alla rinuncia totale.

Proviamo ora tutte a fare un passo in avanti sulla scala del benessere personale, e guardiamo insieme i costumi da bagno che possono fare per noi, forti del fatto che, se proprio non ce la sentiamo di scoprirci molto o subito, la moda italiana ha cominciato a fare suoi anche i modelli disegnati appositamente per le taglie plus.

Ora, innanzitutto, abbattiamo tutti gli stereotipi su fantasie e colori: soprattutto per i bikini, ciò che tendereste a scartare perché "ingrassa" può trovare libero sfogo in spiaggia, poiché non c'è una quantità tale di stoffa ad avvolgervi da poter effettivamente dare ad un colore troppo chiaro o troppo sgargiante il potere di farvi sembrare più tonde. Al contrario, questi colori esaltano una bella abbronzatura, la quale a sua volta minimizza un po' i difetti della pelle, anche di tono. Perciò, osate pure, tanto più che i colori fluo e le righe quest'anno sono di moda.


Per quanto riguarda i modelli, abbiamo i vari tipi di bikini, i costumi interi, i trikini, ed alcuni tipi di modelli che hanno gentilmente pensato di sviluppare per noi gentildonne da coprire: tankini e vestiti da bagno.
In generale, nei mercatini e nei negozi troverete con facilità costumi fino alla taglia 48 (bikini, interi e qualche raro tankini o trikini), e dato che le mamme insegnano che il costume si prende sempre un po' più piccolo, le signorine fino alla taglia 50-52 (a seconda del modello) possono ritenersi fortunate e fare incetta di moda mare low-cost.
Personalmente, il meglio che sono riuscita a trovare quest'anno è stato un bikini taglia 52 al mercato locale, al prezzo abbastanza onesto di 15 euro.


Ma la ricerca non è finita qui, ho ancora bisogno di costumi nuovi, e quindi vado online.

Su La Redoute ho trovato alcuni modelli interessanti nella sezione Taglie Comode, che comprende molti capi abbastanza classici e la collezione di Anne Weyburn, che fa giusto un piccolo sforzo sulle fantasie (ma se già vi avvicinate ai 30 come me, non sono male). Mi è però saltato all'occhio questo modello a righe, decisamente simpatico, e che anzi potreste presto vedermi indossare.

Costume intero a righe

Questi siti utilizzano la filosofia dei pezzi separati, perciò troveremo la sezione "combinabili", nella quale ci sono sia pezzi per bikini che per tankini: sebbene personalmente non porti tankini, è proprio un tankini che vi vado a proporre come pezzo più interessante.



Passando ora invece a Bonprix, la sezione Moda Mare XXL propone diversi costumi interi che, seppur semplici, hanno dettagli interessanti , come questo di stile piuttosto "panterona", e anche costumi disegnati appositamente per snellire la figura, col taglio o con effetti cromatici, come questo modello in fantasia floreale. Ci sono anche vari modelli di abiti da bagno.
Nella sezione bikini posso affermare con soddisfazione che, selezionata la taglia 54, ci siano diverse possibilità di scelta. Attenzione sempre alla vestibilità dei reggiseni. Tra tutti, due bikini che mi piacciono sono questo a pois e righe, modello a fascia (quest'anno spopolano) ma con spalline (perché di solito noi giovanottone abbiamo effettivamente qualcosa da metterci), e questo multicolor, un po' hippie magari, perché è un tipo di fantasia che di solito non si trova per le taglie grandi. In generale, comunque, in tutte le sezioni Moda Mare basta selezionare la taglia e c'è sempre qualcosa.

 Questi due siti sono quelli di maggior interesse in italiano, e non a caso sono diffusi e molto conosciuti. Fortunatamente, stanno cominciando ad adeguarsi alla moda plus internazionale, ma sicuramente c'è ancora molto da guardare sui siti stranieri, ed è per questo che ho deciso di dedicare loro un post a parte.

Finalmente - Rotolando verso sud

Finalmente mi sono decisa a cominciare questo blog.
Tutta la mia vita è stata un viaggio attraverso lo specchio, e lo specchio ci ha sempre tenuto a farmi sapere che sono bella grossa. Plus size. Ciaciona. Morbida?

Grassa.

Perché ci fa così paura questa parola?
Probabilmente è per come ce l'hanno sempre detta: nel migliore dei casi con un velo di comprensiva compassione, nel peggiore con scherno e forse rabbia. Per non parlare di quando non si sono fermati alle parole.
Ma questa è un'altra cosa.
Questo blog non è mio, o almeno non solo: è un po' di tutte noi, di noi ragazze morbide, di noi ragazze "più", e spero sia un piccolo passo in avanti nella nostra storia.

Spero di poter rubare alle americane un po' di quella positività che stanno cominciando ad acquisire. Credo di poter affermare con tranquillità che gli Stati Uniti siano il Paese con il maggior tasso di obesità, e dunque la plus size è per loro una realtà ben più diffusa di quanto lo sia per noi. E così, ovviamente, hanno cominciato a reagire prima di noi al sopruso sociale rivolto ai "diversamente centimetrati": molte iniziative e campagne stanno diffondendosi, ed il web è ovviamente uno degli strumenti più forti. In Europa, sebbene non abbia ancora visto (ma potrebbero essermi sfuggiti) "fenomeni" di questo genere, in molti Paesi c'è comunque una certa apertura mentale sulle questioni peso e taglia, accompagnata da una non troppo elevata attenzione a come la gente si "conci" per strada: in parole povere, le persone non stanno lì a squadrarti.

E in Italia?

Personalmente, il meglio che ho potuto avere dal mio ambiente sociale mentre crescevo è stato un "sei così carina di viso, se solo dimagrissi un po'...". Riconosco benissimo il sincero tentativo di incoraggiamento e la preoccupazione affettuosa, ma il problema di fondo è abbastanza imponente: qui la stragrande maggioranza ritiene che grasso non possa mai essere bello. Al massimo, carino o con un bel faccino.
E per quanto riguarda la gente che non mi conosceva, citerò solo un brillante commento fatto dal camionista di turno mentre camminavo per strada: "Oh, ma hai ingoiato il lievito?". Ho sinceramente ammirato lo sforzo creativo.

Se poi vogliamo parlare di moda, abbiamo ancora altri problemi.
Noi signorine ciambellone siamo, in Italia, figlie e discendenti di Postalmarket, che ci propinava abiti della nonna come uniche opzioni per la nostra taglia, e ce li faceva pagare di più delle taglie più piccole. Dopo sono arrivati altri marchi ed altri cataloghi, ma ancora mi sembra di dovermi vestire ogni volta per andare in ufficio, ad un matrimonio, o ad una parata del dopoguerra.
Stiamo migliorando negli ultimi anni, nei mercatini trovo qualcosina (ma i pantaloni sono un affronto, tra vestibilità e prezzo comparato con le taglie più piccole) ed i cataloghi cominciano a considerarmi una trentenne semplice invece di una sessantenne: è già qualcosa, ma ancora non ci siamo.

Questo meraviglioso insieme non ci aiuta per niente, e mi sono resa conto che rivolgermi a gruppi USA è stato sì d'aiuto, ma non mi sentivo molto compresa: in parole povere, non vivevano la mia stessa situazione di ragazza oversize italiana.
Personalmente, sono al momento una gloriosa taglia 58 (secondo Bonprix), ed ovviamente vedo un lato abbastanza estremo e radicale della questione: ho però diverse amiche di diverse taglie, tutte più magre di me, e direi che il 70% di loro si fa problemi più o meno gravi per il proprio aspetto non da silfide patinata.
Insomma, si vedono troppo grasse.
Ma rispetto a chi o cosa, dico io? Rispetto a quale modello di donna, a quale taglio di abito che vedono proibitivo per loro, a quale obiettivo di peso?
Abbiamo assimilato il 90-60-90 come verità unica, ed anche le più evolute di noi si sentono almeno un po' in colpa, sotto sotto, per quel rotolino in vita.
Non ho mai avuto il piacere di conoscere una ragazza italiana sopra la 44 che non volesse dimagrire.

Sia chiaro, io non sono contro il voler dimagrire. Io stessa vorrei dimagrire, ogni tanto. Quello che importa, per me, è altro: non si può pensare che dimagrire equivalga a migliorare, e non si può aspettare di essere magre per essere felici.
Se vi togliete dalla testa quello che l'odio vi ha inculcato negli anni, il timore per la pancetta e le coscione, per l'ago della bilancia che sale, per il pantalone che rischia di arrivare alla 50+, vi renderete conto che magro non è migliore, è solo diverso. Poi, potreste piacervi di più con una taglia diversa, magari inferiore, ma magari potreste anche soltanto smettere di guardarvi con disprezzo e cominciare a guardarvi e basta. A guardare le altre donne, quelle vere, e a rendervi conto che "magro" non è bello per forza, e che "grasso" non è brutto. E a tutte le wannabe guru della moda coi paraocchi, PLUS SIZE non è una forma: gli shorts mi stanno benissimo, e magari a qualche 44 con delle brutte gambe stanno male.
Se cominciamo a guardarci come persone e non come riproduzioni "sbagliate" di un modello base, voilà, cambiamo noi ed il mondo. E qualsiasi cosa decidessimo poi di fare, la faremmo per una scelta realmente personale.

Ma basta con la filosofia.

In questo blog vorrei parlare di moda plus size, a livello di marchi, siti e anche di fai da te, così come di "vita plus size", sperando di poter mantenere un tono poco lagnoso (altrimenti detto, se volete un sostegno nella vostra battaglia e siete positive, sono a disposizione, se vi volete soltanto piangere addosso non sono la persona adatta), ma anche di altri argomenti in generale, e sia chiaro che chiunque è benvenuto, qualsiasi sia la sua taglia od opinione, fintanto che non sia aggressivo o denigratorio nei confronti degli altri (nemmeno fare squadra contro le magre vale, signore).
Spero di poter allargare la rete di connessioni per avere sempre più consigli, punti di vista, ispirazione, positività, e accoglierò con piacere qualsiasi proposta di argomento da trattare (nei limiti del buonsenso, beninteso) e anche articoli vostri, se vorrete scriverne, che saranno ovviamente pubblicati con la vostra firma.
E basta, sarebbe impossibile spiegare tutto ora. Scrivendo scrivendo, il blog prenderà da solo la sua forma.
Rigorosamente bella tondeggiante.

Valeria




Ps: Perchè "rotolando verso sud"? Sono a Napoli, e sono filosferica, fate un po' voi :)